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mercoledì, ottobre 11, 2006

Vere Categorie False


Ho chiesto uno sforzo alla scarsa materia grigia a mia disposizione sulla questione del vero/falso come uniche categorie funzionali alla disciplina psicologica, o perlomeno al setting.
Ho fatto qualche intervento in classe in proposito, risulatando forse a qualcuno un pò monotematico, (parlo solo di causa-effeto e di categorie).
La risposta di Carli è stata dapprima un "lei proietta" (una settimana e mezzo fa), mentre lunedì scorso il prof, avendo colto nel mio sguardo il disappunto mentre si affrontava l'argomento in classe, mi ha "accusato" di appartenere ad uno stereotipo di persona ( il signor "non mi va mai bene niente, quello che ha a ridire su tutto, quello del "piove: governo ladro", ecc...).
Ora soffermandoci un istante sulle due risposte di Carli non si può non notare come abbia usato due trucchetti che lui stesso ha definito a suo tempo come facenti parte della famiglia degli "atteggiamenti aggressivi": 1) accusare l'altro di stare proiettando i propri schemi sull'altro 2) Etichettare l'altro inserendolo in uno stereotipo e quindi sminuendolo.

Post Hoc, (anzi Posthock!, chiedo scusa) passiamo al mio punto di vista sulle categorie.
La mia obiezione è la seguente: Possibile che basti usare la categoria dicotomica vero/falso per orientarsi in un setting? non esiste la possibilità che lo psicologo avendo eliminato per costrutto teorico determinate categorie finisca per usarle incosapevolmente?

Tale obiezione si basa su questa osservazione: la categoria dicotomica vero/falso ci permette un approccio gnoseologico alla realtà, ma non presuppone alcun tipo di azione.
Ad esempio, trovandoci di fronte ad una persona che presenta una certa sintomatologia ed appurato che i sintomi che la persona prova sono "veri" (o che sono "vere" le cause dei sintomi stessi) dovremo subito ricorrere ad altre categorie per impostare un'azione sul soggetto; dovremo decidere infatti se è bene o male che questa persona continui a convivere con questi sintomi, ed agire di conseguenza.

Mi si può fare a questo punto l'obiezione della committenza: bisogna vedere che cosa chiede questa persona al terapeuta, bisogna analizzare la domanda.

Ma non ci troviamo a questo punto davanti ad un costrutto teorico che ci dice quale è la cosa giusta da fare (analizzare la domanda)?
Non è quindi questo un caso in cui stiamo usando delle categorie senza accorgercene poichè sono nascoste all'interno del costrutto teorico a cui facciamo riferimento?

7 Comments:

  • IRTIMID IRTIMID
    il volo di un aquilone


    dentro un albero



    tira fuori i cog****i e parla col carli...come ho fatto io..che sn stato preso per il culo 20000 volte

    By Anonymous Anonimo, at 10:38 PM, ottobre 11, 2006  

  • Perchè? ti risulta che io non l'abbia fatto??

    A bello!!!

    By Anonymous Anonimo, at 11:00 PM, ottobre 11, 2006  

  • IRTIMID CALIENTE....AVEVO PROMESSO DI SCRIVERLO SUL BLOG E OGNI PROMESSA E' DEBITO...CAPITO TANCRE'!!!!!!!
    MARIANNA

    By Anonymous Anonimo, at 11:19 PM, ottobre 11, 2006  

  • olà.. io son el fuego! un saluto da Villarèal

    By Anonymous Anonimo, at 11:49 PM, ottobre 11, 2006  

  • Mah...Comincio a perdere l'ammirazione per quest'uomo.
    L'alone che lo circondava e lo rendeva luminescente di luce propria comincia ad affievolirsi.
    Carli mi si dimostra l'incarnazione della Bibbia (la cita pure a volte) che dice tutto e il contrario di tutto mantenendo quel sorriso malizioso che dice "è perfettamente coerente!" °_°, o almeno questo è quello che traspare dalle modalità (quasi sempre) difensive che mette in atto quando risponde/completa/storpia/travisa tutto quello che arriva dalla platea studiante.
    Purtroppo sono un tipo che non accetta le cose cadute dal cielo nè i dogmi che (come dice il buon vecchio Carli)"faccia finta siano veri...vedrà che nn succede niente!"
    Ennò cari miei...questo non è rispettare chi ne sa più di te, ma abbassare lo sguardo davanti a chi maschera la paraculaggine con cose che noi studenti nn siamo ancora in grado/dovere di conoscere.
    Rimango un pò amareggiato nell'immaginare che un luminare come Carli possa ricorrere a certe strategie subdole per "difendersi" da qualcosa che va contro ciò che lui pensa e pertanto spero vivamente di sbagliarmi.
    Tuttavia è questo quello che il ProfF lascia intendere, al di là di quelle lezioni in cui riesci a prendere qualche appunto mentale, è proprio questa la cosa che ti fa passare la voglia di fare anche un minimo intervento in aula tanto sai che finisci per:
    1)Farci la figura di merda ed essere apostrofato come un figlio di papà/ incompetente/ signor nonsonod'accordo e via così
    2)Credere che quello che dice il prof sia giusto pur non capendoci nulla.
    3)Dire quello che voleva il prof pur continuando a pensare l'opposto.
    Spero cadano le maschere o mi si apra la mente in modo da cominciare a capirci qualcosa.

    Ciau

    By Anonymous Anonimo, at 9:12 PM, ottobre 12, 2006  

  • caro anonimo,

    e se la perdita di ammirazione fosse un prodotto desiderabile e necessario?

    mi spiego: nella parte finale del tuo post ti racconti come succube di un potere che c'è ma che non hai elaborato, compreso appieno (e non potrebbe essere altrimenti, data l'ovvia inesperienza professionale), e che quindi - non avendolo integrato in una costruzione di senso - puoi solo agire e subire. Voglio dire, con una parte di te ti rendi conto di determinate cose, ti ribelli, tendi a distinguere il tuo punto di vista; dall'altra parte però, in quanto studente di psicologia nella facoltà, tendi a preservare un'immagine positiva del corso di laurea e del professore, dandogli ragione, lasciandogli l'ultima parola: come potresti, altrimenti, rendere conto a te stesso del tuo aver investito tempo e denaro in un corso di laurea, se non ritenessi che chi ti insegna sappia il fatto suo e - in fondo - abbia ragione? l'idealizzazione del professore è parte integrante (e immagino poco elaborata, tant'è vero che cerchi di pensarla qui) della tua stessa identità di studente e di psicologo in formazione... ne sei dipendente... almeno, finché non la metti a fuoco...

    perdere una parte di questa idealizzazione può essere il primo passo per avere quel minimo di distacco che è necessario a comprendere realisticamente il potere del professore e dello psicologo... compreso quanto di questo potere gli dai tu... e se continuassi ad ammirarlo incondizionatamente, come potresti sviluppare quel senso critico sul potere, che è necessario a svolgere la professione di psicologo?

    comunque, pur riconosciuta questa funzione costruttiva della "coglionaggine" di carli (porre un limite all'ammirazione, quindi all'accettazione passiva del sapere del professore, che in psicologia non ha molto senso), in effetti a volte, quando ci sono episodi come questo, mi sento tradito nel mio investimento sul corso di laurea, cioè mi pare che la domanda di formazione mia e dello studente in generale venga trattata con molta leggerezza e sufficienza da parte di chi dovrebbe (=DEVE) contribuire a svilupparla, quindi in modo incompetente; e mi pare di capire che questo sia un vissuto abbastanza condiviso.

    Meditateci su...

    ciao a tutti!

    By Anonymous Anonimo, at 3:27 PM, ottobre 14, 2006  

  • Caro Bob,
    in effetti sarebbe una cosa tanto positiva quanto tranquillizzante prendere la situazione secondo l'ottica che tu hai proposto.
    Sono molto contento che comunque continui a porre la questione su un piano di ""ingiustizia"" ed ""Inefficacia"" del metodo proposto, così come ho fatto io.
    Rimane il fatto che, pur meditandoci su, dovremmo prima o poi scegliere tra l'abbandonarci ad una proposta formativa forse solo apparentemente leggera e che tradisce le nostre aspettative oppure porre le basi per un cambiamento del nostro atteggiamento insieme a quello del Carli per un utile e quieto vivere. ( quindi, parafrasando...dobbiamo scegliere se vogliamo cominciare a vedere le sue "coglionate" come un qualcosa di estremamente utile ma per noi ancora incomprensibile....pu rimanendo perplessi ^_^)

    Vedremo...sicuramente non saremo noi due da soli a dare una nuova piega al clima delle lezioni.

    Ciau '_^

    By Anonymous Anonimo, at 3:49 PM, ottobre 14, 2006  

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