Casa Nemorense

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domenica, gennaio 20, 2008

Scienza o scemenza?

E’ stato uno dei primissimi quesiti sottoposti al nostro corso.
La psicologia si può considerare scienza?
La domanda in questione è stata posta dalla Lombardo al primo anno, in un giorno in cui non aveva voglia di fare lezione. Interessante come diversivo, peccato l’abbia chiesto a una massa di studenti sbarbatelli appena immatricolati e che non aveva la minima idea di dove si trovassero.
Ora, dato che in teoria dovremmo capirci qualcosa, sarebbe fattibile riproporre questa vecchia domanda, spesso timidamente accennata nel blog, ma mai affrontata in maniera completa.

La mia opinione è la seguente.
Vito Volterra disse “Solo i matematici possono parlare con Dio e solo i fisici possono parlare coi matematici. Tutti gli altri parlano fra loro”. Non che io abbia un a gran voglia di parlare con Dio, ma questo significa che in quanto psicologo potrei anche darmi alla cabala e all'aria fritta.
Comunque Vito Volterra, è un matematico, il che la dice lunga. Significa che la scientificità è un concetto relativo. Mettiamo al primo posto le scienze strong, fisica e matematica, per l’appunto. E i biologi? Affanculo, qua stiamo parlando di scienziati veri! Ma questo discorso vale per un fisico o un matematico, se chiedessimo la stessa cosa a un biologo, la cosa cambierebbe, magari il biologo include nella lista anche i chimici e i medici, gli psichiatri con qualche riserva. E poi, io penso che ci possiamo stare noi.
Per scienza si intende “un complesso organico di conoscenze ottenuto con un processo sistematico di acquisizione delle stesse allo scopo di giungere ad una descrizione precisa della realtà fattuale delle cose, e in ultima analisi di una verità condivisa.” (Wikipedia)
In questa accezione possiamo dire che la psicologia ci rientra. Il primo problema è che quando si parla di esseri umani c’è una quantità di variabili così elevata e variegata che risulta impossibile stabilire leggi universali. Ma questo problema ce l’ha anche la meteorologia se è per quello.
Il grosso problema è che, se la psicologia è scienza, al suo interno ci stanno decine di scienze diverse, tutte in contrasto fra loro.
Personalmente, vedo la condizione della psicologia come scienza molto simile alla situazione dei comuni italiani del Medioevo. Tanti piccoli staterelli diversi, divisi e spesso in lotta fra loro, uniti da labili alleanze e con brevi tregue. Fuori da questo marasma di lotte intestine vediamo i grandi Stati Nazionali, già uniti, già forti, già potenti, nazioni unite che approfittano della divisione all’interno dell’Italia-psicologia per attaccarla e rivendicare diritti su quelle terre divise.
La Germania potrebbe rappresentare la Medicina, che cerca di rivendicare come suoi quei territori-branche della psicologia che si trovano al confine e la Filosofia può essere rappresentata dallo Stato Pontificio, obsoleto, inutile, ma con una tradizione millenaria e sempre, eternamente in mezzo ai coglioni. Quest’ultimo è uno Stato ballerino, a volte si schiera insieme alla Psicologia contro la Medicina, a volte le mette i bastoni fra le ruote e anch’essa la attacca per strapparle territori, condiziona indirettamente il destino di tutti gli altri con i suoi ragionamenti sull’epistemologia, ma in particolare alla povera Italia-Psicologia, perché è più debole e vicina. Inutile dire che anche all’interno della psicologia ci stanno i guelfi neri e i ghibellini, fazioni e staterelli che invece di restare con la psicologia, cercano di avvicinarsi il più possibile alle altre discipline, più forti e seducenti. I guelfi neri sono quei modelli psicologici che tendono verso la filosofia, i ghibellini i modelli con un’impronta più medicalistica-causale (comportamentismi per esempio).
Tralasciamo il discutibile pappardellone pseudo-storico e concludiamo.
La psicologia ha la più grande sfortuna di essere una scienza (con la minuscola) giovane e molto complessa. Se pensiamo a un livello di scientificità misurato su un continuum possiamo porla al centro fra Scienza strong e con tutti gli attributi e pseudo-scienza.
La cosa più importante per me non è tanto discutere sulla sua scientificità/non scientificità, scientifico può diventare dogmatico, ricordo che anche la Fisica ha avuto lotte interne, proprio perché teorie obsolete, ma ritenute intoccabili perché definite scientifiche. La Psicologia deve superare questo atteggiamento positivista che, in nome di una presunta scientificità, impedisce di rinnovarsi al suo interno. La psicologia, pur lasciando la possibilità di un rinnovo a livello della teoria, deve mantenere una sua solidità teorica e una certa sistematicità per distinguersi dalle discipline meno rigorose e che rischiano di confondersi con essa, la filosofia per esempio.

Ora che ho sparato la mia, invito gli altri a fornire puntualizzazioni. E/o a fornire critiche e insulti.

17 Comments:

  • "Comunque Vito Volterra, è un matematico, il che la dice lunga."

    Non si separa mai il soggetto dal predicato con una virgola, è un errore logico grave.

    Immagino che tancredi sia stato uno studente quasi modello anche ai tempi di medie e superiori... ciò dimostra che lo studio della grammatica così come è insegnata nelle scuole non porta ad un uso corretto del linguaggio nell'uso corrente.

    Noam Chomsky rules!

    By Anonymous Anonimo, at 4:42 PM, gennaio 20, 2008  

  • con il commento precedente ho fatto proprio un buon esempio in quanto la correlazione tra votazioni in grammatica di uno studente durante i vari cicli di studi e il suo uso corretto delle regole grammaticali dopo tali studi potrebbe essere una ricerca interessante per uno psicologo che magari è interessato a proporre nuovi modelli didattici nelle scuole (non sarebbe un ottimo ambito lavorativo?).

    Io ho sparato la mia ipotesi, ma la sostenevo già un pezzo prima dell'uni, quando dicevo alla professoressa che imparavo meglio l'italiano leggendomi un libro ben scritto piuttosto che il libro di grammatica. Prendevo il solito "brutto voto" perchè non potevo sapere l'italiano senza studiare grammatica.

    In conclusione, confrontando i miei elaborati dell'ultimo anno di liceo con i mitici ragazzi del "100", reputo di aver acquisito un uso della lingua italiana un pò milgiore... senza fare gli esercizietti di grammatica.

    Torniamo all'ipotesi: la lettura sistematica e continuativa è più redditizia dello studio della grammatica a parità di ore di studio (il piacere della lettura pense che sia invece superiore, peraltro).

    Presento questo risultato al committente della ricerca, magari con i miei dati nella valigetta o nel pc.

    Otterrò il meritato consenso del 99,9%? Non credo proprio.

    Almeno dai miei colleghi? non credo proprio.

    un mio amico matematico mi ha detto che se una funzione reale di variabile reale è continua in un intervallo [a; b] e derivabile in (a; b), esiste almeno un punto interno all'intervallo in cui la tangente al grafico della funzione è parallela alla retta che congiunge i punti del grafico corrispondenti agli estremi dell'intervallo [a;b].

    Non ho spauto smentirlo.
    Anche perchè non ho capito un cazzo di quello che ha detto :D

    By Anonymous Anonimo, at 4:53 PM, gennaio 20, 2008  

  • Alle medie e alle superiori non andavo bene, l'ipotesi del faraone crolla davvero miseramente, dimostrando che conoscere bene le regole della grammatica e della sintassi non significa riuscire ad azzeccare dei ragionamenti (e ovviamente non vale nemmeno il contrario).

    P.S. La virgola resterà e non verrà occultata. Sono fiero di essere come sono ed di avere sempre marinato quei compiti per casa di italiano alle medie.

    By Blogger Edric Ant, at 5:49 PM, gennaio 20, 2008  

  • Fra parentesi, la virgola è rimasta perchè avevo modificato la frase e l'avevo lasciata lì per sbaglio.

    By Blogger Edric Ant, at 5:50 PM, gennaio 20, 2008  

  • Prima cosa: non per cercare il pelo nell'uovo del linguista faraonico, e nemmeno per umiliarlo, MA...

    "reputo di aver acquisito un uso della lingua italiana un pò milgiore"... soprassediamo su "milgiore" che può essere una svista, ma "pò" scritto così mi fa pensare solo al fiume. Al limite si scrive "un po' " con l'apostrofo e non con l'accento, perché è una abbreviazione di "un poco".

    Detto questo passiamo all'argomento del post:

    Credo che la psicologia sia da classificare come scienza ma solo per il metodo in cui raccoglie i dati. La psicologia ha un approccio scientifico, non dei risultati scientifici. Mi spiego meglio: la psicoanalisi ricerca dati e ha un approccio scientifico per quanto riguarda la raccolta degli stessi. Mentre le conclusioni, la scelta di come "risolvere il problema" e il prodotto finale evidentemente non sono considerabili come scientifici.

    Tutti gli psicologi hanno approcci scientifici a ciò che vanno a studiare rispettando criteri riconosciuti nella comunità scientifica. Quando vanno a trarre le conclusioni, però, psicoanalisti comportamentisti gestaltici programmatorineurolinguistici (se laureati in psicologia) e chi più ne ha più ne metta, non si trovano d'accordo perché interpretano i dati in maniera differente.

    By Anonymous Anonimo, at 8:32 PM, gennaio 20, 2008  

  • Grande faggiano... sapevo che scrivendo quelle cose mi stavo attirando la figura di merda... compliemnti per lo smaskeramento

    By Anonymous Anonimo, at 11:06 PM, gennaio 20, 2008  

  • esco fuori dal setting e dal contesto per darvi un gustosissimo assaggio di vita privata.

    A febbraio ho intenzione di fare l'esame di Solano, quello col titolo lunghissimo ma che poi in realtà è PSICOSOMATICA. Bene. Ma c'è un problema, non potrò essere presente alla verbalizzazione. Come direbbe Lenin: "che fare?".

    Facile! Mandare una email al professore che celermente mi risponderà. Apparte che sono dovuti passare ben 5 giorni. Ma l'attesa valeva la qualità della risposta ricevuta:

    "Può venire alla prossima verbalizzazione

    A suo totale rischio e pericolo di:

    - sua dimenticanza di venire a verbalizzare
    - decesso o malattia del docente
    - trasferimento del docente in altra sede
    - perdita del compito
    - incendio dell¹armadio
    - abolizione del corso di laurea
    - scioperi, manifestazioni, attentati, inondazioni

    ecc....."

    Beh che dire? non leggevo tanta simpatia da quando sfogliavo il Mein Kampf.

    By Anonymous Anonimo, at 11:09 AM, gennaio 21, 2008  

  • Ma davvero Solano ti ha risposto così???GRANDE UOMO!!!Ahahahahahhahah!! Mi sta ogni giorno più simpatico!!!

    By Anonymous Anonimo, at 12:04 PM, gennaio 21, 2008  

  • Grande Solano!

    By Anonymous Anonimo, at 1:02 PM, gennaio 21, 2008  

  • ma ha le stesse r5isposte standard per tutti?...anche a me aveva risposto cosi

    By Anonymous Anonimo, at 9:22 PM, gennaio 21, 2008  

  • Si vede che ha voluto riciclare la battuta...cmq il faggiano non lo deve prendere sottogamba: è abbastanza diffusa la tendenza a dimenticare una verbalizzazione, specie quando è spostata e riguarda un esame di molto tempo prima....per fortuna non ne ho mai persa una '^_^

    By Blogger Edric Ant, at 10:00 PM, gennaio 21, 2008  

  • Eh appunto. Io vorrei tranquillizzare Tancredi che non prendo affatto sottogamba Solano. Tutto il resto del mondo però sembra sottovalutarlo, ridendo di gusto a questa battuta (che oltre a non far ridere, è anche riciclata).

    Non è una battuta anche perchè oltre alle cose "spiritose" ci sono scritte cose serie tipo "il compito si perde".

    Io al professore ho risposto che tutte quelle eventualità che ha elencato possono accadere anche alla "verbalizzazione regolare". E, in caso ve ne fotta qualcosa, ho chiesto se c'è la possibilità di delegare qualcuno. Staremo a vedere...

    By Anonymous Anonimo, at 10:36 AM, gennaio 22, 2008  

  • faggiano... era una battuta cazzo! e pure divertente....

    mo te fa ride solo luttazzi?

    Se il prof perde il compito prima della verb. regolare ti puoi incazzare... ma alla fine un compito scritto, finchè non è verbalizzato, non è mai esistito :)

    By Anonymous Anonimo, at 3:58 PM, gennaio 22, 2008  

  • Beh io penso che qui ci sia qualcuno che prende tutto troppo sul serio...faggiano la battuta fa davvero ridere..o cmq è spiritosa se non altro perché è curioso che un prof risponda in qst modo...se a te non fa ridere...beh..ti dovrebbe far riflettere....

    By Anonymous Anonimo, at 6:02 PM, gennaio 22, 2008  

  • io francamente non capisco tutti questi inviti all'ironia.

    Io ho chiesto una informazione seriamente e mi è stata data una risposta da presa per il culo che poi risposta non è, perchè non ho avuto informazioni aggiuntive. Non solo. Gli ho chiesto se posso delegare qualcuno e mi è stato risposto via email: "Per qualunque informazione la prego di venire o telefonare all'orario
    di
    ricevimento, lunedì ore 10-12, Stanza 7 IV piano, Tel. 06-49917675"... ditemi voi se è normale.

    Non capisco questo invito all'ironia dal momento che a lezione quasi tutti i miei colleghi si infuriavano quando non venivano fornite loro delle risposte sull'aspetto burocratico dell'università (come fosse l'unica cosa che conta nella vita). Tutti non facevano altro che chiedere al primo minuto della prima lezione (di ogni lezione) com'è l'esame di qui, che libri tocca leggere di la etc etc...

    Inoltre, per rispondere al faraonico demetriuz: questa battuta denota molta arroganza e strafottenza nei confronti degli studenti. Strafottenza che, ovviamente, possono usare solo i professori su di noi, ma guai a fare il contrario.

    By Anonymous Anonimo, at 5:37 PM, gennaio 23, 2008  

  • La psicologia puà anche essere definita una scienza, è questione di punti di vista. Per semplificare si è sempre chiamato scientifiche quelle discipline che avevano a che fare di più con i numeri e discipline umanistiche quelle che avevano a che fare di più con la vita dell'uomo. Oramai non capisco questa importanza che investirebbe la definizione di "scienza" tanto, fidati, che se quando ti sarai laureato in psicologia qualcuno ti chiamerà scienziato, lo farà per prenderti in giro.
    Come avrai capito sono un pò scettico in materia, ammetto comunque che non è tutta roba da buttare al macero quella che studiai anche io a psicologia e che comunque non ho mai avuto rimpianti sugli anni spesi a studiare queste cose.

    By Blogger Arthur, at 2:46 PM, gennaio 24, 2008  

  • L'importante è che uno psicologo non si definisca scienziato, sia che la psicologia sia considerabile come scienza che non lo sia.

    By Blogger Edric Ant, at 3:56 PM, gennaio 24, 2008  

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