Casa Nemorense

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domenica, dicembre 09, 2007

Tecniche dei test

Mi sto dannando per l’esame della Falcone.
E’ la prima volta che lo do e, chiedendo in giro, non si sentono belle cose su di lei. La mia opinione non cambierà, che lo passi o meno.
Leggendo il libro scritto dalla prof, appare in continuazione il termine inesperto, riferendosi a errate conduzioni di un intervento psicologico. Lo psicologo inesperto è quello che non calcola le reazioni controtransferali, che interpreta in maniera sbagliata alcuni comportamenti del paziente, chi sottovaluta alcuni aspetti della diagnosi o dell’alleanza diagnostica o terapeutica.
L’esperto è colui che ha esperienza, colui che ha acquisito conoscenza per prove ed errori, che ha acquisito competenza anche solo guardando dagli altri. L’inesperto è quindi colui che non ha queste cose e, se non le ha potute avere, il motivo più semplice è perché è uno psicologo giovane, che lavora da poco e che quindi non ha esperienza per l’appunto. Nella mia fantasia vedo quindi il giovane psicologo sbarbatello, imbranato, magari fomentato per aver finito la laurea e il tirocinio e che rischia di fare qualche casino, applica acriticamente la tecnica, non analizza gli agiti del paziente all’interno di una relazione, non calcola le proprie emozioni, ma poi arriva lo psicologo che salva il paziente e il giovane psicologo perché ci sa fare, è più maturo, più navigato, più esperto.
Più vecchio.
Per carità, è molto probabile che uno psicologo alle prime armi sia comprensibilmente spaesato, poco pratico, imbranato, magari anche rigido per il gap che separa la teoria dalla pratica professionale, è decisamente probabile che anche io e molti altri saremo così.
E’ un fattore di rischio l’essere giovani, ma non una causa inappellabile del non poter essere incompetenti.
Incompetenti, questo era un termine adatto per definire uno psicologo che non sa fare il suo lavoro. Incompetente o incapace è poco elegante come termine per un testo universitario? Ci sta anche dilettante, rigido, poco capace e tanti altri
Perché proprio inesperto?
Sentendo altri studenti su questo famoso orale ho sentito che la prof è molto puntigliosa, vuole sapere i termini giusti e nel giusto ordine. Magari è per questo che gli psicologi freschi di laurea appaiono così rigidi e spesso inesperti no? Hanno dovuto imparare a memoria un libro senza metterci uno sputo di pensiero proprio, senza neanche avere il permesso di rielaborarlo in una maniera personale, poi ti credo che applicano le tecniche apprese in maniera rigida (se ancora le ricordano e non hanno rimosso)!
Mettiamola così. Inesperto è stato scelto rispetto a incompetente perché solo gli psicologi freschi di laurea possono esserlo, in quanto giovani. Gli psicologi che operano da anni, invece non possono essere inesperti, loro lavorano da anni! Ti propongono di studiare l’antropologia lombrosiana, ma ci sarà un motivo buono per importela, loro fanno il loro lavoro da anni!
Se mettevano il termine incompetente era magari meno elegante, ma era un po’ più realistico, perché chiunque rischia di essere incompetente, sia che lavori da un mese, sia che eserciti da anni.
Non è vero?
Pensate che lavorare da anni impedisca di essere incompetente? Un grosso NON SAPREI!
Ma andiamo oltre.
Se noi, dopo la laurea e il tirocinio non sapremo fare il nostro lavoro, sarà colpa solo nostra o meglio, dovremo per forza passare qualche anno come neo-psicologi sfigati (perché inesperti) prima di accumulare un tot di anni che ci innalzino miracolosamente al leggendario ruolo dello psicologo competente. Io penso che se non sapremo fare il nostro lavoro sarà in parte colpa nostra (perché noi siamo in parte fautori della nostra competenza), in parte della nostra inesperienza, ma anche del fatto che abbiamo seguito un iter di formazione con qualche lacuna e un tirocinio poco professionalizzante. Ma per carità, dice Adelaide, se non sapremo fare il nostro lavoro sarà colpa solo nostra perché siamo giovani e dobbiamo prenderlo in quel posto, non perché il corpo docente, in alcuni casi potrebbe averci offerto una preparazione scadente!
Posso anche accettare il fatto di maturare una competenza a scoppio ritardato, ma se la maturo è colpa mia e di chi organizza questo corso di laurea, non solo perché è scritto su un libro che passerò inevitabilmente i miei primi anni da psicologo come un povero stronzo.

4 Comments:

  • un interessante lettura del libro diagnosi clinica..... tuttavia posso dire, in base ai miei due esami(triennio e specialistica fatti con lei-e il libro suo c'era in entrambi casi)-che l'inesperienza o l'incompetenza non sono riferitialla giovane età ma come tu ben giustamente dici da un ESPLORAZIONE PARZIALE o da un applicazione acontestuale e poco ragionata della teoria.... mi ricordo assistendo all'esame di una collega che F. chiese: qual è la prima cosa che attenzioniamo somministrando il test della famiglia ad un bambino? la ragazza rispose cercando di individuare tutte le sottigliezze scritte nel manuale della lis(era l'esame specialistico)......F. con un sempre presente scuotimento di capo le disse: tutto quello che dici è giusto, ma LA PRIMA COSA CHE DOBBIAMO ATTENZIONARE E' LA RELAZIONE,SENZA DI QUESTA TUTTO IL RESTO PERDE D'IMPORTANZA E FORNISCE GIOCO-FORZA UNA VALUTAZIONE PARZIALE,INCOMPLETA E SPESSO INESATTA.. per quanto riguarda la puntigliosità di F. posso dire che non è proprio cosi, nel senso che lei diviene puntigliosa solo nel momento in cui tu vai ad addentrarti nei dettagli:per es. una ragazza fece un confronto fra una tavola del TAT ed una del Blacky...dicendo la terza tale test e la quinta dell'altro(adesso non ricordo bene i "numeri" ma il senso è quello)..la Falcone allora le chiese cosa rappresentassero le due tavole e la ragazza( essendo umanamente impossibile per qualsiasi clinico anche esperto ricordarsi a memoria tutte le tavole di tutti i test-e anche inutile se pensiamo che comunque le abbiamo sempre d'avanti e il nostro lavoro non parte dalla costruzione immaginativa e precisa di tutte le tavole...altrimenti non le stampavano in maNIera ordinata..le costruivamo ogni volta noi)ovviamente fu colta dal panico non sapendo rispondere. Morale della favola la Falcone non è puntigliosa se non la portiamo noi ad esserlo....un discorso generico e sicuro con collegamenti concettuali e citazioni di particolari (solo di quelli di cui siamo certi),attenzionando sempre i tre aspetti dell'analisi del test fondamentali(ontenutistico,formale e relazionale) vi farà passare egregiamente l'esame...tantochè la Falcone disse in sede d'esame:non mi interessano i dettagli ma che capiate i concetti fondamentali. Quindi niente paura.. Solo ricordatevi le varie edizioni dei test(l'unico dettaglio che chiede:es. le sette versioni delle scale weschler). Un altro mito che soprattutto viene fomentato alla specilistica è che la Falcone sia molto più disponibile con i ragazzi che con le ragazze :)(beh quel giorno io e gli altri duen ragazzi che fecero l'esame lo passarono egregiemente con i complimenti ed un atteggiamento tranquillo della prof.,non fu cosi per tutte le altre colleghe....ma la spiegazione forse potrebbe attribuirsi al fatto che le ragazze a psicologia sono molto di piu dei raGazzi e quindi, tale previsione statiustica :) non puo avere euristicità empirica-..:D). Cmq spero di esserti stato d'aiuto e in bocca al lupo....

    By Anonymous Anonimo, at 1:47 PM, dicembre 09, 2007  

  • Ehi! prima di tutto in bocca al lupo! Sono d'accordo cone te per la questione dell'"inesperto"..per quanto riguarda l'esame voglio darti un consiglio: non dare retta a quello che ti dicono...sì è vero l'esame è tosto e va studiato non bene, ma benissimo..però la falcone non è così tremenda, ma come diceva deus lo diventa solo se gliene dai occasione... lei ti farà iniziare cn un argomento a piacere e io non ti consiglio di portare come argomento a piacere un test di quelli super famosi, qst per 2 motivi: 1- lei ti lascia parlare però va anche nel dettaglio quindi dovresti saperlo praticamente a memoria e guai se sbagli 2- se inizi cn un test super conosciuto poi le domande te le fa su quelli "minori", quindi fai come ho fatto io, dici che ti ha colpito uno di quei test poco conosciuti, e diglielo bene, così le domande te le fa su quelli più conosciuti...
    Altro consiglio: non sottovalutare l'ultima parte del libro..perché anche se ultima te la può chiedere cmq..
    Ultimo e più importante consiglio: rispondi sempre alle sue domande. quello che ho capito di lei, dal mio esame e assistendo a quello degli altri, è che lei ti fa una domanda precisa e vuole una risposta precisa. non giraci intorno per far vedere che hai capito e hai studiato. rispondi PRIMA alla domanda e DOPO casomai spieghi la tua risposta vedi che lei ti blocca dicendo che va bene, ma se fai il contrario si incazza e pensa che vuoi arrampicarti sugli specchi...
    questo è ql che posso dirti considerando la mia esperienza cn lei...vai tranquillo e vedi che va tt bene...te lo dice una che ha preso 30..e non penso solo per la mia faccia d'angelo ;) baci Faby

    By Anonymous Anonimo, at 9:37 PM, dicembre 09, 2007  

  • Grazie a tutti per i consigli e un ricco crepi al lupo.

    By Blogger Edric Ant, at 10:55 PM, dicembre 09, 2007  

  • concordo con psiche84roma..
    cmq altra alternativa come argomento a scelta è il libro che ha scritto lei....l'ho portato in entrambi gli esami e vi assicuro che assume un'espressione orgasmatica :)....il suo libro per lei è molto di più di una gratificazione narcisistica..ahah
    se sarà contenta di come il suo libro è stato affrontato.. sarà rilassatissiama e tranquillissimanei tuoi confronti per tutto il resto dell'interrogazione...

    By Anonymous Anonimo, at 10:34 AM, dicembre 10, 2007  

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