Casa Nemorense

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domenica, luglio 29, 2007

Boicottiamo i reality

Come giustamente dice irtimiD, non ci sono più né lezioni né esami e non è il caso di continuare a parlare del nostro corso di laurea. Su internet sono incappato nella famosa intervista di Luttazzi/Travaglio su Satyricon. L’avevo già vista, ma un dettaglio che prima avevo trascurato mi ha colpito profondamente. Trattasi di un’intervista di Borsellino poco prima che morisse, raccolta da Travaglio. L’intervista, con particolari molto scottanti, venne trasmessa a notte inoltrata, perché tutti i programmi in prima serata la rifiutarono perché trattava di una faccenda “troppo vecchia”. Come tante altre eccellenti trasmissioni, questa è stata gettata fra gli “scarti” della seconda e terza serata perché, evidentemente c’erano dei programmi ben più appetibili secondo le reti televisive: programmi d’eccezione quali il Grande Fratello, Isola dei Famosi e altre trasmissioni di merda per le quali non intendo impegnare i miei preziosi (e pochi) neuroni.
Le trasmissioni serie vengono messe in secondo piano per due motivi. Primo, perché viene data la priorità alle porcate che ahimé, hanno successo e quindi sono trasmesse orari più convenienti, quale la prima serata, lasciando le fasce orarie meno appetibili; secondo, la gente ormai è così assuefatta a trasmissioni stupide che trova troppo impegnative quelle serie.
Così si forma un circolo vizioso e, a parte una minoranza di colti volenterosi che resta alzato fino a tardi per vedere programmi di qualità, lo spettatore quadratico medio si rimbecillisce col polpettone della prima serata, diventa man mano più scemo, si interessa sempre meno a programmi impegnati o quantomeno edificanti e diventa sempre più un pecorone.
Non intendo gridare al complotto, non voglio asserire che questo fa parte di un progetto in stile “1984” con lo scopo premeditato di rincoglionire le masse e dirottare la loro attenzione da fonti d’informazione utili. Non ho la preparazione, nè la voglia, nè il tempo per documentarmi e dimostrare una simile affermazione.
Postuliamo che si tratti di un caso. Facciamo finta che i politici non abbiano intenzione cosciente di rincoglionire le masse e che le masse siano già sulla strada del rincoglionimento. La colpa ricade in ogni caso sugli strumenti che, volutamente usati o no, hanno rovinato tutta questa gente: queste trasmissioni di bassa lega.
Di trasmissioni del genere ce ne sono decine e più, io vorrei concentrare l’attenzione su un tipo in particolare: i reality. Chiunque abbia un po' di cervello, sa che questi programmi non solo fanno schifo come tanti altri, ma che il nome “reality” è un controsenso, non sono “reali”, sono programmi falsi come lo sono i protagonisti che vi partecipano.
So che molte persone guardano il reality anche se sanno che è una schifezza. Secondo me alcuni lo fanno per accrescere la propria autostima pensando “se quell’idiota è diventato famoso e va in televisione, io sarò il padrone del mondo”; altri lo fanno per spegnere il cervello e riposarsi.
Eccellenti motivazioni la difesa per la propria autostima e un po’ di riposo intellettuale, per carità, ma l’autostima si può accrescere trovando qualche compito o relazione gratificante, per spegnere il cervello, non ci vuole proprio niente e di attività adatte a tale scopo ne restano parecchie.
Chiedo quindi a tutti i lettori del blog di cambiare canale ogni volta che si vedrà uno di quei falliti che celebra la propria narcisistica, falsa ed esibizionista mediocrità davanti a una telecamera. Concludendo, se non mi volete dare retta, fate come vi pare e pazienza (e andate affanculo).