Casa Nemorense

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lunedì, gennaio 28, 2008

Sondaggi


Racconto un episodio accadutomi qualche giorno fa, la sera prima della caduta del governo Prodi.

Ore 19.50, squilla il telefono, è un'intervistatrice. Vuole farmi delle domande sulla politica.

Incuriosito accetto.

Inizia chiedendomi se sono il capofamiglia, le dico che sono uno studente in una casa di studenti.
Ciononostante mi chiederà di nuovo se sono il capofamiglia almeno 3 volte.

Prima domanda:

Intervistatrice: mi elenchi quelli che secondo lei, sono i primi 3 problemi dell'Italia.

Dimitri: beh, certamente il primo è la classe politica.

I: ok, quyindi instabilità politica, poi?

D: no, non instabilità, la classe politica in sè e la cultura che le è propria, il fatto che non ci sia ricambio generazionale....

I: ok, posso aggiungerlo, come scrivo.

D: beh, scriva "la classe politica".

I: ok, aggiunto. le altre 2?

D: Il mancato ricambio generazionale.

I: non ce l'ho.

D: (sfiduciato) a questo punto mi dica cosa ha....

I: Diminuzione del potere di acquisto, crisi economica, l'asservitismo alle sinistre delle toghe rosse (!), il governo Prodi....

D: Nessuno di questi è un problema reale, sono gli effetti dei problemi reali. Metta il debito pubblico.

I: non ce l'ho.

D: faccia un pò lei....
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L'intervista è stata parecchio lunga... estrapolo altre perle:

I: lei crede in qualche religione?

D: no

I: nemmeno in quella cattolica?

D: ma che parlo a fare? :)
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I: Il PD fa bene a presentarsi da solo alle prossime elezioni?

D: il PD non dovrebbe esistere.

I: Può rispondere solo si o no....

D: annamo bene.... diciamo che per sè stesso e per ciò che rappresenta fa bene a presentarsi da solo, nel senso che fa il suo interesse. Ma lei segnerà solo "SI", che non è ciò che ho risposto.

(infatti passa subito alla domanda successiva)

I: E se il PD si presenterà da solo, pensa che anche berlusconi dovrebbe?

D: penso che il piano sia arrivare a superare il 50% tra pd e berlusconi ed unirsi in un unico governo. Dio ce ne liberi. Come prima: si, ma solo per sè stesso, le segnerà "si", e non è ciò che ho risposto.

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I: alle prossime elezioni voterà centro destra o centro sinistra?

D: nessuno dei due.

I: voterà al centro quindi....

D: ma sta scherzando? In italia il centro è la destra, il centro sinistra e il centro destra sono il centro e la sinistra non si sa bene cosa sia. La domanda non ha senso, così come le distinzioni tra destra e sinistra.

I: cosa voterà allora?

D: scheda nulla.

I: non voterà?

D: si, ho a casa una scatola in cui periodicamente metto delle schede nulle.... ci vado a votare, è un mio diritto.

I: Alle scorse elezioni cosa votò?

D: sempre votato scheda nulla.

I: (incredula) Sempre??!!

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In definitiva: i sondaggi che troviamo sui giornali, in TV ecc. dovrebbero essere l'espressione del pensiero della gente: sono la cosa più faziosa che esista.

Se un politico spara una stronzata per fregarmi almeno posso pensare che è uno stronzo, ma esprime una sua idea, è giusto.

Se lo stesso va in TV ed usa un sondaggio per dire che io e i miei colleghi cittadini pensiamo che quella stronzata sia giusta, allora mi sta proprio calpestando come persona.

Il sondaggio, così come viene fatto, serve solo a rafforzare posizioni che qualcuno ha già preso.
A questo punto inutile essere in democrazia, votare. Fanno propaganda anche quando ti chiedono un parere.

Se io ho delle idee non posso esprimerle perchè il questionario non le prevede. Ma una risposta la devo darem sennò non partecipo, sennò non sono un cittadino attivo: sono un parassita.

Allora risponderò con la risposta che più si avvicina al mio pensiero, ma la risposta non sarà il mio pensiero, sarà qualcosa di più facile da interpretare ad uso e consumo di una linea già presa.

E quando andrò a criticare quell'idea mi diranno che io stesso, quando ho espresso la mia opinione, ero d'accordo ed ora non posso rimangiarmi la mia parola, sono volubile e scemo, cambio idea ogni 5 minuti, perchè loro non possono?

-Cosa ci vuoi nel the tesoro?

-Zucchero, grazie

-ho solo merda o caccole...

-ah... allora prenderò le caccole. E grazie :)

domenica, gennaio 27, 2008

Paradigma indiziario: parte quarta.

Il bordello di Frances Donuts usava come copertura una scuola di ballo. Appena entrato, vide una fila di ballerine che faceva esercizi di allungamento per il balletto russo. Uno sguardo inesperto poteva scambiarle per ballerine vere. Ma quelle non avevano l’aspetto da ballerine anoressiche del bolshoi, né la loro grazia e l’insegnante, sedicente nativa di Leningrado, era poco più russa delle cascate del Niagara.
Vorrei il corpo da ballo disse a quella, usando la parola d’ordine di Lion.
Bene mi segua fece quella, continuando a fingere un accento russo che non avrebbe convinto neanche un ritardato mentale.
Il bordello di Frances Donuts si trovava al piano di sopra, una mezza dozzina di dischi con basi di balletti famosi girava per coprire le grida dei clienti e delle addette ai lavori, grida che non si sentono spesso al Royal Ballett. Camminando per quei corridoi pieni di lussuria, Carligan si riempì le narici di almeno una decina di profumi di donna diversi.
I corridoi erano pieni di risate, la maggior parte delle quali proveniva dalla sala centrale. La risata più sguaiata e da oca del bordello era quella di Frances Donuts. Lei era sulle ginocchia di un cliente, era la matrona che gestiva il bordello, ma ogni tanto si degnava di svolgere le funzioni di accoglienza verso qualche cliente che pagava bene e al quale piacevano le tardone.
Era lì, a fare la scema col cliente e a raccontare barzellette. Diceva anche tante altre cose, ma aveva una parlata così veloce e incomprensibile che le poche cose che la gente capiva detta da lei erano le barzellette, non per intero e le sue frasi più tipiche, che ripeteva in continuazione: star meglio insieme e ridere è una cosa seria.
Era una donna che aveva ormai abbondantemente superato i cinquanta, ma che faceva di tutto per nasconderlo, indubbiamente da giovane era stata un gran bel pezzo di donna, ma ormai era buona solo per il brodo di vecchia gallina. Non solo era vecchia, ma era anche una donna insopportabile e, cosa veramente grave per una donna, credeva di essere simpatica anche se aveva il senso dell’umorismo di una stufa a carbone. Tutti gli avventori sopra i cinquanta si erano fatti un giro con lei, lei pensava di piacere tanto perché raccontava bene le barzellette, ma in realtà volevano farsela e basta.
Anche MacCarligan cinque anni prima se l’era fatto un giro con lei, ma per fortuna, dopo averlo fatto e prima che lei iniziasse a raccontare una delle sue stupide e incomprensibili barzellette, le aveva detto le cinque parole che ogni uomo dovrebbe dire a una donna del genere dopo l’amplesso: preparami un bourbon e sparisci!
Aspettò che Frances sbrigasse i doveri di casa e le chiese di parlarle.
Luis Lion, questa volta era stato di parola, era venuto al bordello, aveva fatto quello che si faceva in un bordello ed era stato trattenuto per un’ora, dopodichè si era sbronzato ed era rimasto a dormire lì fino al mattino dopo, quando il misfatto era ormai stato già compiuto in casa Lombard.
Fu un’impresa seguire il discorso biascicato dalle frasi frenetiche e incomprensibili di quella vecchia battona, ma alla fine era riuscito ad avere le informazioni che gli servivano.
A fine conversazione, era arrivato il momento che più temeva. Frances cominciò: allora ci stanno un inglese, un tedesco e un italiano al ristorante…
Finisci di raccontare quella barzelletta e giuro che ti denuncio alla buoncostume!
La zittì appena in tempo MacCarligan.
Non aveva intenzione di sorbirsi una di quelle terribili barzellette, non dopo essere venuto fin là per ottenere un buco nell’acqua. Lion era pulito, se si escludeva il gioco d’azzardo, l’aver frequentato un bordello e aver bevuto alcolici illegali e a MacCarligan queste cose non interessavano.
Qualcuno gli bussò sulla spalla.
Fat.
Aveva indosso il solito cappotto di cammello ed aveva un sorriso da ottanta denti in bocca. Forse era lì per incastrare qualche pezzo grosso, forse si era concesso un meritato riposo, fatto sta che era lì. E aveva materiale interessante per lui.
Continua….

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