Casa Nemorense

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giovedì, marzo 01, 2007

Oziose considerazioni.

Il principale scopo di questo post è di impedirmi di stare ulteriormente attaccato a msn, perchè soffro di chat-dipendenza acuta.
Mio fratello mi ha parlato di un quesito fatto da uno psicologo a dei carcerati statunitensi accusati di omicidio. La notizia, una volta tanto, non ha niente a che vedere col nostro corso, è passata attraverso il filtro di profani e di mio fratello, quindi non è stata prima digerita dal nostro benevolo presidente di corso di laurea.

Il quesito è il seguente.
A due sorelle muore la madre, al funerale una delle due vede un tizio mai visto prima, di cui si innamora. Non ci parla, non ci fa niente, si innamora a prima vista, poi il funerale finisce e non lo vede più. Passa un po' di tempo e questa ragazza innamorata uccide la sorella.
Perchè?
La risposta che hanno dato tutti i carcerati (e che, modestamente, ho dato anch'io) è la seguente.
La ragazza innamorata ammazza la sorella perchè in questo modo potrà rincontrare il tizio di nuovo al funerale della defunta sorella.

Il risultato è stato utilizzato dallo psicologo per dimostrare che tutti gli assassini pensano allo stesso modo, perchè hanno tutti dato la stessa risposta. Siccome, secondo questa teoria, io sarei un assassino, molti l'appoggeranno perchè mi vogliono vedere nel braccio della morte. Io non la penso così, ma perchè non credo che gli assassini siano tutti uguali e che l'intera ricerca non sia valida. Voi che ne pensate?