Vero o falso? Che palle!
Quest’anno Carli ha detto a lezione che noi psicologi non dovevamo dire cos’è giusto o cos’è sbagliato, ma dovevamo limitarci a capire cosa è vero e cosa è falso. Suscitando così l’ira di irtimiD e le sue solite reazioni. IrtimiD si ribella in classe, poi cerca di ripartire alla carica attaccando il prof a lezione finita, fallendo perché il pelatone scappa come sempre e alla fine, dopo avergli mandato una quantità incalcolabile di e-mail che non riceveranno mai una risposta, pubblica il primo post serio del blog, una violenta filippica contro l’affermazione del Carli, perché gli psicologi non possono limitarsi a distinguere il vero dal falso, perché sarebbe fornire un’analisi insufficiente nella descrizione della realtà psichica. Un punto per irtimiD.
Il problema è che dopo questo conflitto, praticamente tutti i membri del blog, pur contrastando l’affermazione di Carli, gli hanno dato ragione, perché hanno iniziato un’infervorata Crociata alla ricerca della Verità, cercando di stabilire quale fosse il fondamento delle teorie psicologiche. Animati da uno zelo quasi religioso, giustificando questa Crociata come una ricerca delle basi epistemologiche della psicologia, hanno tutti organizzato animatissimi dibattiti accademici in cui si è discusso ampiamente sulla fondatezza della psicologia.
Mi dispiace dirlo, ma per combattere in questo pantano dialettico ci vorrebbe un filosofo. Io li odio i filosofi, ma mi tocca farlo, in questo caso.
Sono stato definito da irtimiD come un martire della psicologia, dedito nell’inutile difesa di quest’ultima. IrtimiD, mi sembra un po’ stupido definire inutile la difesa della psicologia quando tu studi proprio quella. Ma se io sono un martire dedito a una causa persa quale la difesa della psicologia, mi sembra ancora più inutile ostinarsi nel difendere le sue basi epistemologiche.
Perché la verità è che chi fa questi discorsi sul vero o falso (come se fossero ritornati all’esame di teoria della patente), fa uno sforzo inutile, perché l’epistemologia della psicologia è una beata puttanata.
Dimostrare la fondatezza della psicologia non ha nessun senso.
Fatevi una doccia fredda, i problemi epistemologici non ce li abbiamo solo noi psicologi, noi continuiamo a dire che a fisica e matematica non si pongono problemi simili, ma non è così.
Anche i fisici e i matematici hanno avuto dei paradigmi che sono crollati o sono stati duramente attaccati, come avvenuto con la fisica classica, col relativismo, la geometria euclidea e altri. Capisaldi che sembravano fortezze inespugnabili dello studio dei fenomeni sono crollati come castelli di carta. E questo è successo con discipline con centinaia di anni che ne garantivano robuste basi epistemologiche e che studiano fenomeni tangibili e verificabili grazie all’esperienza.
Se i fisici e i matematici hanno avuto problemi del genere, come pensate di risolvere quelli della psicologia, che è una disciplina giovane, divisa, evanescente, senza confini che ne limitano il campo di competenza e che si trova ad analizzare il cervello, che è in assoluto il pezzo di materia più complesso di tutto l’Universo?!
La verità è che avete tutti abboccato alla proposta di Carli e per giunta, lo seguite nella maniera che lui odia di più: la disquisizione filosofica per la ricerca del Vero e del Falso.
Riprendo la mia proposta, anch’essa consigliata da Carli, ma almeno io sono coerente e la seguo perché l’ho apprezzata subito: dobbiamo acquisire dei modelli.
Ovviamente li dobbiamo acquisire senza dimenticare che potrebbero non essere dei modi realmente validi per interpretare la realtà psichica, che non sono gli unici e incontrastati modelli, che forse un altro modello è quello giusto o che forse sono tutti quanti sbagliati. Lasciamo stare il giusto e sbagliato, lasciamo stare anche il vero e falso. Limitiamoci all’utile e al non utile. L’importate è avere clienti e farli stare meglio e chiedo scusa se questa può sembrare una sdolcinata banalità, ma è così. Io onestamente, ritengo di avere simpatie per la psicoanalisi, ma non ho ancora acquisito un modello in particolare, perchè mi sembra troppo presto per farlo, dato che le uniche esperienze cliniche che ho avuto sono le mie ultime ragazze. Ma prima o poi ce l'avrò chiaro, questo modello da acquisire e dovreste fare così anche voi (non dico frequentare ragazze con problemi mentali come ho fatto io, dico acquisire un modello dopo una decisione ponderata!). E poi non abbiate paura, che le discussioni che fate ora torneranno a galla. Torneranno a galla quando saremo laureati e quando un filosofo verrà a romperci le palle dicendo che la psicologia non ha basi epistemologiche. Oppure potete anticipare questo evento se mai vi capiterà di discutere con uno studente di filosofia. Una cosa è certa. Semmai riuscirò a laurearmi e a esercitare, posso garantirvi con la più totale certezza, che se arriva un filosofo che mi tira fuori questa tiritera, lo prendo a calci in culo. Voi siete liberi di fare come volete, unitevi a me o dategli ragione. Ma prima vedete di acquisire un cazzo di modello, o almeno di laurearvi!
Il problema è che dopo questo conflitto, praticamente tutti i membri del blog, pur contrastando l’affermazione di Carli, gli hanno dato ragione, perché hanno iniziato un’infervorata Crociata alla ricerca della Verità, cercando di stabilire quale fosse il fondamento delle teorie psicologiche. Animati da uno zelo quasi religioso, giustificando questa Crociata come una ricerca delle basi epistemologiche della psicologia, hanno tutti organizzato animatissimi dibattiti accademici in cui si è discusso ampiamente sulla fondatezza della psicologia.
Mi dispiace dirlo, ma per combattere in questo pantano dialettico ci vorrebbe un filosofo. Io li odio i filosofi, ma mi tocca farlo, in questo caso.
Sono stato definito da irtimiD come un martire della psicologia, dedito nell’inutile difesa di quest’ultima. IrtimiD, mi sembra un po’ stupido definire inutile la difesa della psicologia quando tu studi proprio quella. Ma se io sono un martire dedito a una causa persa quale la difesa della psicologia, mi sembra ancora più inutile ostinarsi nel difendere le sue basi epistemologiche.
Perché la verità è che chi fa questi discorsi sul vero o falso (come se fossero ritornati all’esame di teoria della patente), fa uno sforzo inutile, perché l’epistemologia della psicologia è una beata puttanata.
Dimostrare la fondatezza della psicologia non ha nessun senso.
Fatevi una doccia fredda, i problemi epistemologici non ce li abbiamo solo noi psicologi, noi continuiamo a dire che a fisica e matematica non si pongono problemi simili, ma non è così.
Anche i fisici e i matematici hanno avuto dei paradigmi che sono crollati o sono stati duramente attaccati, come avvenuto con la fisica classica, col relativismo, la geometria euclidea e altri. Capisaldi che sembravano fortezze inespugnabili dello studio dei fenomeni sono crollati come castelli di carta. E questo è successo con discipline con centinaia di anni che ne garantivano robuste basi epistemologiche e che studiano fenomeni tangibili e verificabili grazie all’esperienza.
Se i fisici e i matematici hanno avuto problemi del genere, come pensate di risolvere quelli della psicologia, che è una disciplina giovane, divisa, evanescente, senza confini che ne limitano il campo di competenza e che si trova ad analizzare il cervello, che è in assoluto il pezzo di materia più complesso di tutto l’Universo?!
La verità è che avete tutti abboccato alla proposta di Carli e per giunta, lo seguite nella maniera che lui odia di più: la disquisizione filosofica per la ricerca del Vero e del Falso.
Riprendo la mia proposta, anch’essa consigliata da Carli, ma almeno io sono coerente e la seguo perché l’ho apprezzata subito: dobbiamo acquisire dei modelli.
Ovviamente li dobbiamo acquisire senza dimenticare che potrebbero non essere dei modi realmente validi per interpretare la realtà psichica, che non sono gli unici e incontrastati modelli, che forse un altro modello è quello giusto o che forse sono tutti quanti sbagliati. Lasciamo stare il giusto e sbagliato, lasciamo stare anche il vero e falso. Limitiamoci all’utile e al non utile. L’importate è avere clienti e farli stare meglio e chiedo scusa se questa può sembrare una sdolcinata banalità, ma è così. Io onestamente, ritengo di avere simpatie per la psicoanalisi, ma non ho ancora acquisito un modello in particolare, perchè mi sembra troppo presto per farlo, dato che le uniche esperienze cliniche che ho avuto sono le mie ultime ragazze. Ma prima o poi ce l'avrò chiaro, questo modello da acquisire e dovreste fare così anche voi (non dico frequentare ragazze con problemi mentali come ho fatto io, dico acquisire un modello dopo una decisione ponderata!). E poi non abbiate paura, che le discussioni che fate ora torneranno a galla. Torneranno a galla quando saremo laureati e quando un filosofo verrà a romperci le palle dicendo che la psicologia non ha basi epistemologiche. Oppure potete anticipare questo evento se mai vi capiterà di discutere con uno studente di filosofia. Una cosa è certa. Semmai riuscirò a laurearmi e a esercitare, posso garantirvi con la più totale certezza, che se arriva un filosofo che mi tira fuori questa tiritera, lo prendo a calci in culo. Voi siete liberi di fare come volete, unitevi a me o dategli ragione. Ma prima vedete di acquisire un cazzo di modello, o almeno di laurearvi!