La bestia nera.
24 a tecniche dei test! a Falcone è un po’ stronzetta, ma io potevo anche imbastirla meglio va detto.
Un grazie ai preziosi consigli di Deus e psiche84.
Argomento a piacere, ho parlato dell’evoluzione dei test nella storia ed è andata bene. Era un argomento del libro suo e oltretutto l’ho collegato con il libro grande e menzionato addirittura una cosa che lei aveva detto solo a lezione (confesso, molto da ruffiano) e ho fatto un figurino. Prima sua domanda, mi parli del MMPI. Ho detto come e quando era nato, ho detto che era stata fatta una seconda versione con delle nuove scale, ho detto quante erano, senza elencarle una per una e lei è andata avanti. Fin lì, quasi perfetto.
Seconda domanda: il Blacky.
L’ho presentato, chi l’ha fatto, quando l’ha fatto, come è composto, la topica alla quale era inizialmente ispirato, le caratteristiche della procedura secondo Murray e l’introduzione delle preferenze.
Lei ha chiesto PERCHE’ hanno abolito l’inchiesta e introdotto le preferenze. Inizio ad arrampicarmi sugli specchi. Riesco a dire che la prima versione era suggestiva perché erano domande a risposta chiusa, lei dice che era perché lo psicologo suggeriva le interpretazioni e che non era la cosa che avevo detto io (bha).
Si passa al sistema onnicomprensivo di Exner. Gli specchi si fanno più scivolosi. Iniziando a imbastire, riesco comunque a presentarlo decorosamente, lei mi blocca, dice che non ho detto una cosa giusta e dice quello che dovevo dire, dicendo in sostanza la stessa cosa (altro bha mentale).
Mi pare mi abbia fatto un’ultima domanda, che non ricordo e alla quale non sono riuscito a rispondere. Le mie unghie stavano stridendo sullo specchio in maniera eccessivamente rumorosa e fastidiosa, forse il rumore era tanto forte da impedirmi di sentirla quella domanda.
Lei dice quantifichiamo. Suspence. Penso di essere perduto. 24. Godo. Ci penso un attimo perché non era molto alto ma alla fine accetto. Seguono i festeggiamenti.
Conclusioni.
L’esame non è impossibile, ma è cazzuto. Prima di me la Falcone aveva avuto uno che era andato da Dio e aveva preso 28 una l’ha bocciata, un’altra ha preso 21 e l’ha rifiutato. L’esame in sé è architettato in modo da stressare lo studente: inizia alle 8 e mezza, ha un ordine del tutto arbitrario, spesso, come con me, si viene chiamato quando uno non se l’aspetta. C’era un assistente, teneva più a lungo, ma è stata più buona, l’unico trenta che ho visto mettere l’ha messo lei (comunque me ne sono andato piuttosto presto).
Consigli.
Il primo, scontato, è: studiate tanto.
Il secondo, forse è più utile.
La Falcone ha messo una simpatica regola.
Se vi segnate all’esame, ma non vi presentate, non potete presentarvi all’appello successivo.
Se vi segnate all’esame, ma vi presentate troppo in ritardo, apparite come assenti e non vi potete presentare all’appello successivo.
Se vi boccia, non vi potete presentare all’appello successivo.
Se vi siete segnati, presentati, ma dopo queste belle cosette che vi ha detto non ve la sentite e chiedete di presentarvi all’appello successivo, apparirete come assenti, ergo non potrete presentarvi all’appello successivo.
Carina eh?
Quindi, per evitare di cadere in un esame trappola che vi preclude l'appello successivo. iniziate a studiare l’esame con ricco anticipo, regolatevi voi.
Sappiate che i primi che si segnano saranno gli ultimi che dovranno affrontare l’esame, quindi meglio non segnarsi subito, ma nemmeno all’ultimo o sarete i primi interrogati. Non segnatevi subito quindi, oltretutto in questo modo saprete con maggiore certezza se siete in regola con la tabella di marcia.
Un grazie ai preziosi consigli di Deus e psiche84.
Argomento a piacere, ho parlato dell’evoluzione dei test nella storia ed è andata bene. Era un argomento del libro suo e oltretutto l’ho collegato con il libro grande e menzionato addirittura una cosa che lei aveva detto solo a lezione (confesso, molto da ruffiano) e ho fatto un figurino. Prima sua domanda, mi parli del MMPI. Ho detto come e quando era nato, ho detto che era stata fatta una seconda versione con delle nuove scale, ho detto quante erano, senza elencarle una per una e lei è andata avanti. Fin lì, quasi perfetto.
Seconda domanda: il Blacky.
L’ho presentato, chi l’ha fatto, quando l’ha fatto, come è composto, la topica alla quale era inizialmente ispirato, le caratteristiche della procedura secondo Murray e l’introduzione delle preferenze.
Lei ha chiesto PERCHE’ hanno abolito l’inchiesta e introdotto le preferenze. Inizio ad arrampicarmi sugli specchi. Riesco a dire che la prima versione era suggestiva perché erano domande a risposta chiusa, lei dice che era perché lo psicologo suggeriva le interpretazioni e che non era la cosa che avevo detto io (bha).
Si passa al sistema onnicomprensivo di Exner. Gli specchi si fanno più scivolosi. Iniziando a imbastire, riesco comunque a presentarlo decorosamente, lei mi blocca, dice che non ho detto una cosa giusta e dice quello che dovevo dire, dicendo in sostanza la stessa cosa (altro bha mentale).
Mi pare mi abbia fatto un’ultima domanda, che non ricordo e alla quale non sono riuscito a rispondere. Le mie unghie stavano stridendo sullo specchio in maniera eccessivamente rumorosa e fastidiosa, forse il rumore era tanto forte da impedirmi di sentirla quella domanda.
Lei dice quantifichiamo. Suspence. Penso di essere perduto. 24. Godo. Ci penso un attimo perché non era molto alto ma alla fine accetto. Seguono i festeggiamenti.
Conclusioni.
L’esame non è impossibile, ma è cazzuto. Prima di me la Falcone aveva avuto uno che era andato da Dio e aveva preso 28 una l’ha bocciata, un’altra ha preso 21 e l’ha rifiutato. L’esame in sé è architettato in modo da stressare lo studente: inizia alle 8 e mezza, ha un ordine del tutto arbitrario, spesso, come con me, si viene chiamato quando uno non se l’aspetta. C’era un assistente, teneva più a lungo, ma è stata più buona, l’unico trenta che ho visto mettere l’ha messo lei (comunque me ne sono andato piuttosto presto).
Consigli.
Il primo, scontato, è: studiate tanto.
Il secondo, forse è più utile.
La Falcone ha messo una simpatica regola.
Se vi segnate all’esame, ma non vi presentate, non potete presentarvi all’appello successivo.
Se vi segnate all’esame, ma vi presentate troppo in ritardo, apparite come assenti e non vi potete presentare all’appello successivo.
Se vi boccia, non vi potete presentare all’appello successivo.
Se vi siete segnati, presentati, ma dopo queste belle cosette che vi ha detto non ve la sentite e chiedete di presentarvi all’appello successivo, apparirete come assenti, ergo non potrete presentarvi all’appello successivo.
Carina eh?
Quindi, per evitare di cadere in un esame trappola che vi preclude l'appello successivo. iniziate a studiare l’esame con ricco anticipo, regolatevi voi.
Sappiate che i primi che si segnano saranno gli ultimi che dovranno affrontare l’esame, quindi meglio non segnarsi subito, ma nemmeno all’ultimo o sarete i primi interrogati. Non segnatevi subito quindi, oltretutto in questo modo saprete con maggiore certezza se siete in regola con la tabella di marcia.